Nessuno può aggiungere niente
a un albero, a un fiore.
Così una vera opera d’arte.
Christian Friedrich Hebbel, Diario, 1835/63
Devo assolutamente ringraziare Monica di Viaggi e Baci, che con le sue belle iniziative mi permette di ripensare ai miei viaggi, ogni volta focalizzando qualcosa di diverso, mi dà il la a riguardare vecchie fotografie, i miei album in libreria, mi fa ritornare alla memorie fatti, ricordi bellissimi…
Il tema di questo mese sono gli alberi e i fiori del mondo; quanti ne ho visti.. mamma mia… non ne avete idea.
Non ho scelto le foto più belle, ma quelle che in qualche modo raccontano le mie passioni o, comunque, mi legano ad un emozione particolare.
*
La mente corre subito in Sri Lanka, un giardino di isola, fiori, fiori, fiori e colori, una vegetazione lussureggiante, con più di mille specie vegetali inesistenti al mondo.
La costa a sud, sulla Galle road, il verde equatoriale è esuberante!
Alberi di mango, alberi del pane, banani enormi, altissime palme da cocco.
E i fiori?? Orchidee di ogni tipo, stupendi ibuscus, buganvillee incantevoli, fiori di loto…
E nell’aria aleggia uno dei profumi più buoni che abbia mai sentito, la dolce fragranza dei fiori frangipane.
“Le acque erano bordate da una vegetazione
di una bellezza senza pari:
palme di tutti i tipi, masse di fiori scarlatti,
le foglie ondeggianti dei banani. …
di una bellezza senza pari:
palme di tutti i tipi, masse di fiori scarlatti,
le foglie ondeggianti dei banani. …
L’albero più comune era il suriya,
i cui fiori abbondanti formavano spesso un tappeto
giallo primula sui marciapiedi. …
i cui fiori abbondanti formavano spesso un tappeto
giallo primula sui marciapiedi. …
Shyam Selvadurai, I giardini di Ceylon
(Frangipane, Sri Lanka)
*
Non posso, poi, ricordare un albero che è un simbolo per chi viaggia: la palma del viaggiatore!
E’ una piante endemica del Madagascar, è il simbolo di questo Paese. Deve il suo nome alle sue caratteristiche foglie a ventaglio, la cui base a coppa raccoglie l’acqua piovana, utilizzata appunto dai viaggiatori, per dissetarsi.
“Quarta al mondo per grandezza,
ha una fauna e una flora al novanta per cento uniche.
In Africa esiste una sola specie di baobab dal tronco panciuto,
in Madagascar ben sette. (…)
Possiede foreste di ogni tipo,
da quella fitta tropicale
a quella spinosa e pungente come un porcospino,
incluse le foreste nane con alberi altri
solo due metri.”
Io e i lemuri, Gerald Durrell
*
Vista la mia passione per la cucina ci vuole anche un albero di spezie!
Le piantagioni di pepe del Sarawak, in Borneo… spettacolari!
Le piantagioni di pepe del Sarawak, in Borneo… spettacolari!
Abbiamo trascorso 3 giorni in questa zona, visitando le longhouse della tribù degli Iban… che oltre a esser ricordati come “i cacciatori di teste” sono anche dei coltivatore di pepe, una delle principali risorse di questa zona.
Non sto nemmeno a dirvi quanto pepe bianco e nero mi sia portata a casa!
“Io sono una Maga delle Spezie.
Ho imparato tutto sull’isola.
Posso chiamarle una per una con il nome assegnato loro
quando la terra si spaccò come una scorza
per offrirle al cielo.
Il calore che emanano mi scorre nelle vene.
Dall’amchur, la polvere di mango, allo zafferano, tutte si piegano ai miei comandi.
Un sussurro, e mi svelano proprietà segrete e poteri magici.”
“La maga delle spezie”, C.B.Divakaruni
Dall’amchur, la polvere di mango, allo zafferano, tutte si piegano ai miei comandi.
Un sussurro, e mi svelano proprietà segrete e poteri magici.”
“La maga delle spezie”, C.B.Divakaruni
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E come un fil rouge tra questi ricordi di viaggio, ora sorseggio una buona tazza di tè indiano speziato, che ho bevuto per la prima volta proprio in Sri Lanka, aromatizzato con il pepe nero del Sarawak, il Masala Chai.
In realtà è una bevanda a base di latte, con l’aggiunta di tè e molte spezie.
E’ una bevanda che viene consumata in tutto l’arco della giornata, perfetta per questo arrivo d’autunno.
E’ una bevanda che viene consumata in tutto l’arco della giornata, perfetta per questo arrivo d’autunno.
Non esiste proprio una ricetta standard, si possono usare spezie e tè diversi a seconda del proprio gusto.
A me piace con il pepe, questa volta ho usato anche dei legnetti di cedro (finchè ne ho!), ma potete mettere anche semi di finocchio, anice, …
Anche il procedimento può variare; c’è anche chi mette tutto a bollire insieme per una preparazione più veloce.
Ma a me piace questo pratica un po’ più lunga, ma è quasi un rituale, una vera coccola… e la casa si inonda di profumi!
MASALA CHAI
1 bastoncino di cannella
4-5 grani di pepe nero (o bianco)
4 chiodi di garofano
6 bacche di cardamomo
1/2 cucchiaino di zenzero
2 cucchiaini di tè nero in polvere
2 cucchiaini di zucchero di canna
250 ml di latte
250 ml di acqua
(dosi per 2 tazze)
(dosi per 2 tazze)
Incidi le bacche di cardamomo e raccogli i semini.
Metti a scaldare in un pentolino l’acqua con tutte le spezie e fai bollire 5 minuti.
Spegni e fai riposare 10 minuti.
Fai bollire nuovamente e aggiungi il tè. Toglie dal fuoco e fai riposare circa 5 minuti.
Nel frattempo fai scaldare il latte in un altro pentolino.
Aggiungilo al tè con lo zucchero (puoi anche non zuccherarlo se preferisci) e mescola il tutto.
Togli la stecca di cannella e,se preferisci non trovarti i pezzi di spezia mentre bevete, filtrate il tutto.
La tradizione prevede che le spezie stiano nel tè e si possono anche masticare mentre bevete. Molto buone!